Milano

Como, il sindaco: "Non ritiro l'ordinanza anti clochard, se la città me lo chiede mi dimetto"

Uno dei mendicanti multati (lapresse)
Mendicanti multati, mentre alle associazioni è stato impedito di dare da mangiare a chi ha bisogno. "Como senza frontiere" ha organizzato un bivacco solidale con colazione per tutti, parte la raccolta firme per chiedere al presidente della Repubblica il ritiro del provvedimento
 
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"Non ritirerò l'ordinanza anti accattonaggio. Sono un uomo libero, anche di sbagliare, ma ho un'etica cui non rinuncio. Non devo fare carriera, per cui se la città me lo chiede io mi dimetto". Da due giorni è al centro di una bufera, il sindaco di Como Mario Landriscina, fondatore del 118 comasco, medico, eletto a giugno con Forza Italia, Lega e Fdi: è lui ad aver firmato un'ordinanza antidegrado per il centro cittadino durante le feste di Natale che, oltre a prevedere multe per clochard, mendicanti e venditori abusivi, ha portato anche a un episodio che la stessa Caritas di Como ha criticato, ricordando come prove muscolari di questo genere "mettono fuori legge anche Gesù Cristo che sta arrivando".


I vigili di Como, infatti, alcuni giorni fa hanno allontanato i volontari che da sette anni portano latte caldo e biscotti per strada ai senzatetto: il "gruppo colazioni" si ferma di solito davanti all'ex chiesa di San Francesco, a ridosso delle antiche mura, ed è proprio qui che la polizia municipale ha allontanato i volontari, facendo capire che la distribuzione delle colazioni avrebbe portato a un bivacco, espressamente vietato dall'ordinanza del sindaco. Che, nei primi giorni di applicazione, ha portato, spiega il Comune, "a 10 multe, 6 sequestri di cartoni e di cappelli con i quali i questuanti chiedevano l'elemosina in maniera molesta e altri 17 sequestri di merce abusiva relativa a giocattoli di varia natura per un totale di 388 pezzi".

Como, povertà vietata a Natale. Il sindaco: "Non ritiro l'ordinanza"


Adesso Landriscina si difende: "Non sono un bieco esecutore di provvedimenti burocratici, non voglio passare per il sindaco più cattivo d'Italia. Per una riflessione occorre capire bene come sono andati i fatti, maturati in un contesto particolare come se i diseredati ci fossero solo a Natale. Per questo incontrerò tutte le associazioni, i gruppi, i volontari che si occupano di assistenza perché si possa venire a una soluzione al problema dei senza tetto".

Difende senza dubbi l'ordinanza, che "si rifà a quelle di altre città italiane, è stata redatta sulla base del decreto Minniti e ha recepito una quantità infinita di segnalazioni dei cittadini", su bivacchi e situazioni di accattonaggio molestoe parla di "incompresione tra polizia locale e volontari". Con lui il comandante della polizia locale Donatello Ghezzo: "Abbiamo cercato un equilibrio tra esigenze dei cittadini e diritti garantiti. Non vieta la distribuzione di un pasto caldo, ma vieta in particolari luoghi il bivacco. Tanto è vero che l'altra mattina i vigili non hanno applicato l'ordinanza. E' nato un malinteso per difficoltà comunicativa o pregiudizi di fondo: il vigile non ha vietato l'attività né ha minacciato multe ma ha fatto presente che c'era un divieto di bivacco e che sarebbe stato opportuno farlo altrove. A quel il punto volontario ha desistito". Nessuno - né i volontari né la rete WelCom-Osservatorio migranti di Como - ha in verità mai detto che i vigili avessero multato i volontari, ma che erano stati allontanati dal luogo dove solitamente distribuiscono la colazione (continuano a farlo, ma in un altra strada).

Di certo al Comune non ha fatto bene la pubblicità negativa di questi giorni. Non le polemiche, né le critiche, come quella del direttore della Caritas Roberto Bernasconi, che ha chiesto al sindaco "un passo indietro sull'ordinanza e magari accolga queste persone perché riescano a vivere almeno un Natale dignitoso. Noi lo faremo, accogliendo i senza dimora il giorno di Natale, presso il Don Guanella, perché venga concessa loro, almeno in quell'occasione, la possibilità di vivere una dimensione di famiglia". Adesso dovrà gestire anche la manifestazione che la rete di "Como senza frontiere" ha organizzato per sabato proprio davanti all'ex chiesa di San Francesco: un bivacco solidale con colazione per tutti.  E Sinistra Italiana raccoglierà le firme per un ricorso al presidente della Repubblica, per chiedere il ritiro dell'ordinanza.
 
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