Recensioni

Calder e Fischli/Weiss. Gravità e leggerezza di scena alla Beyeler

Alla Fondazione di Basilea l’esposizione che raccoglie opere dell'artista americano e del duo locale. Tra sculture "mobili" e oggetti che cadono in un effetto domino, un risultato originale e imprevisto
 

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In un angolo dormono un panda e un topo gigante; dal soffitto scende, con un sottile cavo metallico, una scultura sospesa. Leggerezza e peso. Equilibrio e gravità. La mostra in corso alla Fondation Beyeler di Basilea, fino al 4 settembre 2016, è dedicata al maestro americano Alexander Calder e agli artisti contemporanei svizzeri Peter Fischli e David Weiss (che hanno sempre lavorato come partner con la firma di Fischli/Weiss).

LE IMMAGINI

Si tratta di una grande esposizione in cui sono unite diverse opere importanti che ci fanno meglio conoscere gli artisti scelti (per esempio alcune tele svelano un Calder figurativo pressoché sconosciuto). Al centro del tutto, c'è un tema delicato come quello dello stato precario e temporaneo.

Anche senza troppi approfondimenti filosofici, la metafora del bilanciamento e dell’equilibrio sono dietro l’angolo, sia se ci fermiamo in contemplazione delle numerose e famigerate sculture “mobiles” di Calder, sia se ci divertiamo a guardare un video (“Der Lauf der Dinge”) dell’87 di Fischli e Weiss, dove, in un effetto domino, cadono di continuo oggetti. Taniche, sfere, ampolle scivolano in un miracoloso succedersi che è esteticamente perfetto per tutti e trenta i minuti che tengono incollati gli spettatori della mostra nella sala 3 della Fondazione Beyeler.

Sia Alexander Calder (1898-1976) che Peter Fischli (1952) e David Weiss (1946-2012), in periodi diversi e con modalità differenti, hanno dato ugualmente forma e colore a modi dell’essere che giocano sul ponderare gravità e leggerezza. Le somiglianze, non forzate, e soprattutto concettuali, si svelano pian piano durante il percorso espositivo della mostra curata da Theodora Vischer (senior Curator della Fondation Beyeler), che nasce dalla stretta collaborazione con la Calder Foundation di New York e con l'artista Peter Fischli. Il visitatore pian piano arriva a cogliere similitudinini, in un'esposizione che comincia con un pezzo di Calder del ’36 e con “Ratto e Orso dormienti” di Fischli/Weiss.

Nel percorso, mai vengono a mancare tanto la poesia che il divertimento e l'ironia, oltre che un tono “funambolico” dell’esistenza, sia in Fischli/Weiss che in Calder, che nella mostra sono realmente accostati solo in poche stanze. Nella sala 7 sono raccolte molte foto in bianco e nero delle opere di entrambi gli artisti. Nella sala 9 sono proiettate, sulle pareti buie, le domande che Fischli/Weiss tra il 2000 e il 2003 hanno raccolto, riprendendole da un progetto di inizio carriera. Sono domande serie, nonostante non lo sembrino: si va da “Perché ho sempre ragione?” a “Dove mi trova la fortuna?” passando per “Il motore si scalda per me?”

Info utili
Alexander Calder  & Fischli/Weiss
Fondazione Beyeler
Tutti i giorni 10-18 mercoledì fino alle 20
Fino al 4 settembre