Bologna

Nasce il marchio "Slot free", per mettere alla porta il gioco d'azzardo

Sarà esposto nei locali che rifiutano di installare slot machine. Lusenti: "Creare un circuito virtuoso"

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Da oggi chi entrerà in un locale (bar, tabaccheria, circolo ricreativo) dell'Emilia-Romagna che espone la vetrofania "Slotfree ER" sa che non si troverà di fronte accaniti giocatori incollati a una slot machine o a un totem per il gioco online. Un segnale per indicare i locali che hanno fatto una precisa scelta: quella di contribuire a combattere contro il gioco d'azzardo. Parte infatti la fase operativa del Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio di dipendenza dal gioco patologico 2014-2016 della Regione, che vede coinvolti Comuni ed esercizi commerciali, attraverso la diffusione del marchio.

Sono in costante aumento le persone assistite in regione per dipendenza da gioco d’azzardo. Alla fine del 2013 se ne contavano oltre 1100 seguite dai Sert, il 37% in più rispetto all’anno precedente  e più del doppio rispetto al 2010. Ma è solo la punta di un iceberg: si stima che in Emilia-Romagna i giocatori d’azzardo siano circa 10mila.

"La dipendenza da gioco d’azzardo – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – sta rovinando la vita di sempre più persone. Occorre dunque un cambiamento di consapevolezza che deve essere accompagnato da un impegno forte da parte anche del privato sociale e del volontariato". "Vogliamo porre l’attenzione su un tema che è di natura etica, ma con ricadute sanitare e sociali – aggiunge l’assessore alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti – . Il nostro impegno è quello di creare un circuito virtuoso, di sostenere una cultura della responsabilizzazione sui rischi sia verso la persona sia verso la comunità nel suo complesso".