Motori

Discovery Sport, la Land Rover più furba

Prende il posto della piccola Freelander (prezzi da 35 mila euro in su) ma è grande, ha 7 posti e un design tutto grinta e finezze  LE IMMAGINI

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Alla Land Rover ci sanno davvero fare. Con la vecchia Range Sport presero una Disovery e la trasformarono in maxi suv di gran lusso (il pianale era quello), con la Freelander trasformarono una Ford Mondeo in un gioellino alla moda e con la Evoque sono poi riusciti a realizzare l'auto più glamour del mondo (e quindi "vestirla" di Range) nel segmento delle piccole. Ora il salto mortale si ripete e la Freelander è stata rimpiazzata da "tanta roba". Ossia un macchinone che costa sempre poco (il prezzo è quello del vecchio modello che va a sostituire, ossia da 35 mila euro in su) ma che è lungo 4,6  metri e che quindi si permette anche il vezzo di avere i sette posti.

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Vabbé 5+2 per essere proprio precisi ma non va dimenticato che in questo segmento parliamo di una vera rarità. Importante anche la rivoluzione degli interni, e non solo per i materiali di alta qualità, ma anche per il design molto personale, con linee verticali della consolle centrale molto marcate (bello). Per il resto il solito trionfo di connettività con quattro prese a 12 Volt e sei USB, per la carica simultanea di più dispositivi elettronici (altro record).

Ma è su strada che la Discovery Sport stupisce e rende onore al suo nome ("Sport") perché grazie soprattutto alla furbizia di aver adottato il nuovo assale posteriore multilink la dinamica di guida è quella di una berlina sportiveggiante con una precisione di guida sul misto sconosciuta a molti modelli della sua categoria. Straordinario anche il cambio, ma qui basta dire che ha nove (nove!) marce e che quindi è il  non plus ultra di prontezza e morbidezza. Ma le sospensioni posteriori "furbe" poi regalano anche altri vantaggi come quello ad esempio consente di ottenere un ampio e flessibile spazio in cabina, dietro la seconda fila di sedili. Molto ultile qui il sistema che fa scorrere longitudinalmente la panca posteriore. Tra i primati anche un airbag a protezione dei pedoni, un primato in questo segmento, la frenata autonoma di emergenza ed una avanzatissima scocca composta di acciai ad altissima resistenza ed alluminio.

I motori? Tutti quattro cilindri turbocompressi, diesel e benzina. Sia il benzina Si4 da 2.0 litri in alluminio, sia il turbodiesel da 2.2 litri, sono dotati del sistema Stop/start, iniezione diretta ad alta pressione, componenti interni a basso coefficiente di attrito e carica rigenerativa intelligente, per le migliori prestazioni e consumi ridotti.

Infine però va ricordata una cosa: questa macchina ha lo stemma Land Rover sul cofano. Quindi siamo difronte ad un oggetto dalle capacità fuoristradisctiche strardinarie: angoli di attacco/dosso/uscita rispettivamente di 25, 31 e 21 gradi, tecnologie Terrain Response e profondità di guado di 600 mm. Un record per una macchina del genere.