Italian Tech

Elon Musk: "Affidare l'intelligenza ai computer è come invocare il demonio"

Il geniale imprenditore sudafricano creatore di Paypal, Tesla e del programma spaziale Space X, ha paragonato i computer al male assoluto. Ma intanto progetta di colonizzare Marte con una sua astronave...

2 minuti di lettura
"LE INTELLIGENZE artificiali sono la più grande minaccia per la sopravvivenza della nostra razza. Affidarsi ai computer è come invocare il demonio": Elon Musk, imprenditore seriale con alle spalle intuizioni geniali come PayPal, l'azienda automobilistica Tesla e il programma spaziale Space X, parla così delle possibilità legate allo sviluppo di intelligenze artificiali sempre più evolute. Lo fa di fronte a una platea di futuri esperti del settore, durante un seminario con gli studenti del Massachussets Institute of Technology.

L'uomo che il Time Magazine ha definito "la versione più realistica del personaggio Tony Stark del fumetto Ironman", nonostante la sua evidente passione per la tecnologia, vede nello sviluppo di I.A. autonome un rischio concreto per la nostra sicurezza. Viene da pensare al film Terminator e a Skynet, il super computer che prende il controllo degli armamenti nucleari mondiali e scatena una guerra tra l'uomo e le macchine, ma Elon Musk è serissimo: "Penso che dobbiamo essere molto attenti sulla questione. Sono sempre più convinto che tutti gli studi che vengono fatti sull'argomento, tutti gli esperimenti, debbano essere controllati da un organo supervisore, magari a livello sia nazionale sia internazionale, solo per assicurarci che non facciamo nulla di davvero sciocco", spiega l'imprenditore quarantatreenne. Parole che, dette da uno degli uomini più innovativi degli ultimi anni, hanno un certo peso.

Dalla platea, però, fanno notare che lo stesso Musk, tra le sue mille attività, lavora anche sullo sviluppo di intelligenze artificiali. Insieme a Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, e Ashton Kutcher, attore con diversi investimenti nel campo della tecnologia, è uno dei maggiori azionisti di Vicarious, una startup nata per sviluppare un computer in grado di pensare esattamente come una persona, con l'obiettivo di replicare il funzionamento del nostro cervello e controllare funzioni come vista, movimento e linguaggio. Non solo. Elon Musk vuole creare un'automobile in grado di guidare da sola: la Tesla sta portando avanti diverse ricerche per sviluppare un software capace di controllare una macchina in mezzo al traffico senza il nostro aiuto. Non è fantascienza, anzi, già si vedono i primi risultati. Solo poche settimane fa, Musk ha svelato una nuova versione della Tesla Model S in grado di cambiare corsia autonomamente in autostrada e di uscire dal parcheggio di casa da sola: tutto quello che bisogna fare è premere un tasto sull'applicazione per smartphone. "È vero, anche io ho diversi investimenti in questo settore, ma si tratta per lo più di attività nate per capire qual è la reale situazione, non penso che possano esserci sviluppi immediati", conferma Musk.

Ma il ruolo dei computer è fondamentale anche in un'altra delle attività che stanno a cuore all'imprenditore sudafricano, l'esplorazione dello spazio. Dopo aver fondato Space X e aver siglato con la Nasa il primo contratto da fornitore privato per portare gli astronauti americani tra le stelle, Musk ha già individuato nella colonizzazione di Marte il prossimo passo da compiere. "Non ho dubbi, sul pianeta rosso si giocherà una partita importantissima per il futuro della razza umana", conferma Musk, che spera un giorno di portare su Marte i primi coloni con una sua astronave. Sperando, dice qualcuno dalla platea, che quella navicella non sia governata da HAL 9000, l'intelligenza artificiale che impazzisce nel film 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. Elon Musk risponde sorridendo, tra gli applausi dei tanti studenti in aula: "A confronto delle intelligenze artificiali che vedo sviluppare oggi, Hal 9000 è un cucciolo indifeso".