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Super Bowl Nfl, la strepitosa difesa dei Broncos trascina Manning alla vittoria

Denver conquista il successo annullando l'attacco dei Carolina Panthers e cancellando il pericolo-Newton. Il quarantenne Peyton conquista il suo secondo trofeo nella sua probabile ultima partita della carriera

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Peyton Manning e i suoi Denver Broncos vincono il Super Bowl ma i veri trionfatori della finalissima Nfl di San Francisco sono i difensori della squadra del Colorado. Strepitosi. Implacabili. Velocissimi. Instancabili. La Kryptonite che ha mandato in totale confusione Cam Newton, il Superman del football. 

Una difesa capace di segnare punti e impedire per tutta la gara all'attacco rivale e al suo quotatissimo e giovane quarterback di produrre gioco e guadagnare terreno. Il "vecchio" Manning, che compirà 40 anni in marzo, conquista il suo secondo Vince Lombardi Trophy probabilmente all'ultima partita della sua grande carriera. Ma deve ringraziare i suoi difensori, in particolare Von Miller e Ware, se potrà indossare il secondo anello, il simbolo dei campioni che vincono la Nfl.  Di seguito il racconto del match tra Denver Broncos  e i favoriti Carolina Panthers.

Newton lo spaccone trema. Qualcuno lo vede emozionarsi al punto da lacrimare durante l'inno nazionale splendidamente eseguito da Lady Gaga. Manning deglutisce, ma sembra avere un maggiore controllo. Non è solo una sensazione ottica. Pronti via e il vecchio Peyton parte subito deciso. Gli incubi dell'ultimo Super Bowl dei Broncos con quello snap sbagliato e il numero 18 costretto a inseguire il pallone nella sua end zone e a subire i primi punti svaniscono con un paio di buoni lanci per Daniels e Sanders. Tuttavia il drive così ben avviato non si conclude con un touchdown ma con un field goal, un calcio da tre punti realizzato dall'affidabile McManus. Tre a zero Denver. Peyton ritorna sulla sideline e tutto sommato pare soddisfatto.
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Ora tocca a SuperCam. Già, ma dove è finito? Prima di iniziare il drive alza gli occhi al cielo, prega, Dio cosa ti combina il Super Bowl, lacera certezze, insinua dubbi, sì Newton è iper emozionato. E lo spaccone non spacca nulla. Anzi, su una situazione di quarto down e una sola yard da conquistare i suoi Panthers decidono di non rischiare e vanno al punt. Più o meno come accade ai Broncos subito dopo. Ora Newton può rifarsi. E invece no. Anzi. Al terzo down gli si avventa contro il formidabile linebacker Von Miller, lo colpisce e riesce anche a strappargli il pallone che rimbalza senza padrone e viene ghermito da Jackson. E' il primo touchdown della partita e lo sigla la difesa dei Broncos. Dieci a zero. E chi se lo aspettava. 

Newton vede le streghe e nel drive successivo subisce un severo sack da Ware ma una sciagurata (per Denver) penalità di Talib gli dà ancora una chance con un insperato primo down. Tuttavia la difesa di Denver è un muro e Carolina deve ricorrere ancora al punt. Ma un sack aspetta anche Manning: glielo infligge il fortissimo difensore dei Panthers Kuechly. Intanto si chiude il primo quarto senza neppure un punto per le Pantere.
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Nel secondo Cam decide di sfruttare la specialità della casa: correre in prima persona. E va meglio. Carolina mette i primi punti sul tabellone con un balzo sopra la testa degli avversari di Stewart. Siamo 10-7, la gara torna in assoluto equilibrio. E si pensa, anzi, che possa prendere la strada delle Pantere.

Niente da fare. Un drive concluso con un punt viene ritornato magnificamente da Norwood per 61 yard. Il giocatore dei Broncos viene placcato a un nulla dal touchdown. Manning non riesce a fare di meglio che affidare ancora al kicker McManus la trasformazione di un field goal. Siamo 13 a 7. Così, con altri errori da una parte e dall'altra (fumble di Tolbert e intercetto di Manning) si chiuderà il primo tempo (con un sack di Ward su Newton). Difese prevalenti, attacchi men che modesti. Newton non pervenuto. Manning da fine carriera. Ma gara apertissima.
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Nel secondo tempo Newton indovina subito un lancio importante per Ginn. E si ripeterà con lo stesso ricevitore poco dopo. Ma non basta per un touchdown. E neppure per un field goal perchè Gano sbaglia il calcio centrando uno dei due pali. Sembra un segno del destino avverso per i Panthers. Sembra...

Ritorna in campo Peyton Manning. C'è attesa per vedere cosa farà, stiamo probabilmente assistendo all'ultima mezzora di una gloriosa carriera. Parte subito bene con un primo down ottenuto con lancio su Sanders. Si ripete su Sanders. Broncos in zona touchdown. E' un momento importante. Ma Manning non riesce a portare  il suo attacco in td. Tuttavia il solito McManus realizza il field goal da tre e siamo 16 a 7 a metà del terzo quarto di gioco.
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Newton, adesso o mai più, lancia una bomba per Brown e ottiene un primo down. Per i Panthers fare punti diventa vitale. Ma Ware è un incubo per Newton lo colpisce duramente, lo rende insicuro. E Cam fa la frittata: si fa intercettare da Von Miller che a sua volta compie un fumble ricoperto da Trevathan, palla ai Broncos! SuperCam è stravolto, il volto del suo coach, Ron Rivera, dice tutto. 

Il vero Manning, adesso, chiuderebbe la partita. Ma questo coraggioso quarantenne sa che, invece, ormai da tempo in precarie condizioni fisiche, deve gestire la gara. Non combina nulla nel drive successivo, anzi subisce un sack e i Broncos vanno al punt. Così la gara non può affatto dirsi finita. Ci sono possibilità e tempo per Carolina, vista l'incapacità dell'attacco di Denver di andare in touchdown. Ma la difesa di Denver è monumentale e il drive successivo finisce con Newton a terra, un altro sack della coppia Von Miller - Ware.

Entriamo nel quarto quarto. Gli ultimi quindici minuti con i Broncos avanti. Manning guadagna terreno pescando il solito Sanders. Ma niente di più neppure adesso. Anzi, Peyton subisce un rovinoso sack, perde la palla che finisce ai Panthers. E' ancora Ealy a colpire, ed  è il terzo sack per lui. Per Newton è la grande occasione di rimettere la partita sul binario dei Panthers. E' il momento decisivo dell'intero incontro. Ma neppure Carolina è in grado di entrare in end zone e riesce soltanto a realizzare tre punti con Gano che stavolta realizza il field goal. Denver 16 - Panthers 10.

Ci sono solo sei punti di differenza ora. E mancano ancora dieci minuti di gioco. L'attacco di Denver ormai fa il solletico alla difesa dei Panthers, sembra davvero inconsistente e tutto il peso del match lo deve sostenere la difesa. Che non molla e costringe Carolina al punt. Con sette minuti da giocare se Manning trovasse una fiammata per andare in touchdown o quantomeno per mettere almeno tre punti sul  tabellone con un calcio, per Carolina si farebbe durissima. Niente da fare. Peyton non combina nulla. Con 4 minuti e 50 secondi sull'orologio può succedere qualsiasi cosa.

E succede. Ma a favore di Denver. Newton viene colpito sul braccio da Von Miller mentre lancia, perde il pallone che finisce a Ware, a un nulla dalla end zone di Carolina. Manning gioca conservativo su Anderson. Una penalità di Norman su Thomas getta nello sconforto Newton inquadrato mentre sulla sideline si getta a terra. Ne ha ben donde perchè nell'azione successiva Anderson sfonda il muro dei Panthers e sigla il primo touchdown per l'attacco di Denver, quello che può chiudere la partita. Manning poi realizza la conversione da due punti con un lancio finalmente preciso e veloce. A tre minuti dalla fine Denver 24 - Carolina 10. E' fatta. 

Newton non c'è più. Ingoiato dalla disfatta. La bella favola del campionissimo Manning che chiude la carriera con il suo secondo Super Bowl è realtà. Grande Peyton per tutto quello che hai fatto in carriera. Ma nella notte più importante il tuo orgoglio non sarebbe bastato senza questa difesa (a Von Miller il premio di miglior giocatore in campo). Un muro a prova di Superman. 
Super Bowl: Denver Broncos -  Carolina Panthers 24 - 10
Twitter:@jmarino63
Facebook: Giovanni Marino
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