Bari

Nichi Vendola e il compagno Ed papà: negli Usa è nato Tobia Antonio. E il caso diventa politico

Nichi Vendola con Ed Testa (ansa)
L'ex governatore pugliese e leader di Sel tifava per la stepchild adoption: ora dovrà sperare in una sentenza del tribunale. Il parto in California con la maternità surrogata. Web diviso, ma in molti fanno gli auguri
2 minuti di lettura
Nichi Vendola e il suo compagno canadese Ed Testa sono diventati papà: con il procedimento della maternità surrogata è nato Tobia Antonio. Il padre biologico sarebbe Ed Testa: a concepirlo è stata una donna californiana.

Il parto è avvenuto negli Stati Uniti, dove Nichi ed Ed aspettano il riconoscimento formale della paternità. La coppia potrà poi rientrare in Italia, anche se l'ex governatore pugliese e leader di Sel non potrà fregiarsi del titolo di papà. Almeno non nel nostro Paese, dove la stepchild adoption è naufragata anche se nelle scorse ore il ministro Maria Elena Boschi, e prima di lei la senatrice Monica Cirinnà, hanno rilanciato l'ipotesi di una nuova legge per le adozioni per le coppie gay e anche per i single.
[[ge:rep-locali:rep-bari:109784320]]Fino ad allora Vendola, almeno in Italia, non potrà essere considerato il padre del bambino, a meno che non intervenga una sentenza del tribunale come già avvenuto in passato per altre coppie gay.A metà febbraio era rimbalzata la notizia sull'imminente paternità di Nichi e Ed. Secondo quanto raccontano gli amici dell'ex governatore, Nichi ed E avrebbero l'intenzione di rimanere all'estero almeno per due-tre mesi al riparo da occhi indiscreti. Il bambino rischia di essere il bersaglio preferito di curiosi e soprattutto paparazzi. Una foto, è la loro preoccupazione, può diventare il trofeo più ricercato.

La vicenda si è trasformata inevitabilmente in un caso politico, nei giorni caldi del passaggio al Senato della legge sulle unioni civili e lo stralcio della stepchild adoption. Matteo Salvini, leader della Lega, va giù duro via Twitter: "Questo è disgustoso egoismo". E anche sul web molti insultano la coppia di neopapà.

Insulti a cui Vendola risponde con una nota: "Non c'è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca. Condivido con il mio compagno una scelta e un percorso che sono lontani anni luce dalla espressione 'utero in affitto'. Questo bambino è figlio di una bellissima storia d'amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita. Quelli che insultano e bestemmiano nei bassifondi della politica e dei social network mi ricordano quel verso che dice: 'Ognuno dal proprio cuor l'altro misura' (anche se capisco che citare Dante non faccia audience)".
[[ge:rep-locali:rep-bari:134433319]]Vendola, peraltro, non aveva mai negato non solo il desiderio di essere genitore, ma anche quello di volere pronunciare il fatidico sì in un matrimonio. "Vorrei farlo", raccontava a Repubblica a marzo dell'anno scorso. "Uso provocatoriamente questo mio sogno contro la pigrizia della politica sul tema dei diritti civili, che devono essere uguali per tutti e per tutte". Avere un erede non suonava come un capriccio: "Appena lascerò l'incarico alla Regione ci penserò. Questo è un pensiero che riposa in un angolo della mia vita e che ho sempre rimandato. Per quanto mi riguarda, ogni volta che leggo di un neonato abbandonato in un cassonetto dell'immondizia vorrei correre a prendermi cura di quella creatura".
[[ge:rep-locali:rep-bari:134432328]]
 
I commenti dei lettori