Politica

Voto di scambio, Camera cambia ddl. Applaude il procuratore antimafia

L'Aula approva le modifiche al testo licenziato dal Senato lo scorso gennaio: tra le più rilevanti la riduzione del carcere che passa da un minimo di 4 a un massimo di 10 anni. Il Pd: "Norma il più possibile chiara ed efficace". Libera: "Ora Senato approvi riforma 416 ter"

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ROMA - L'Aula della Camera ha approvato, in terza lettura, il disegno di legge sul voto di scambio politico-mafioso. I voti favorevoli sono stati 310, i contrari 61. Il testo 'corregge' il ddl uscito dal Senato lo scorso gennaio tra le proteste di Forza Italia. Con questo voto il carcere, per il reato punito dall'articolo 416 ter del Codice penale, diventa minimo 4 anni massimo 10 anni (nel testo uscito dal Senato la pena prevista era minimo 7, massimo 12). L'emendamento è stato approvato con il parere favorevole del governo. Precedentemente l'Aula aveva respinto un subemendameno M5s, votato anche dalla Lega, che chiedeva di riportare le pene da 7 a 12 anni come aveva deciso il Senato (le stesse previste dall'artciolo 416 bis del codice penale - Associazione di tipo mafioso). Eliminata la  punibilità per la "messa a disposizione" del politico nei confronti del mafioso perché ritenuto troppo indeterminato. Ora il testo passa di nuovo al Senato per la quarta lettura. La nuova formulazione dell'art. 416 del codice penale sul voto di scambio politico-mafioso entrerà in vigore immediatamente dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale come prevede un emendamento della Commissione al testo approvato dall'Aula della Camera.

"Il governo si impegnerà al massimo nel corso dell'esame al Senato perché questa norma sia definitivamente approvata prima delle elezioni europee", ha detto nell'Aula della Camera il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri.

Soddisfatto il Procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti: dopo le correzioni della Camera al testo del 416-ter sul voto di scambio "abbiamo una norma perfetta e veramente utile a contrastare lo scambio tra politica e mafia", ha commentato.

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Il nuovo testo. Tre le modifiche: la prima elimina il termine "qualunque" prima dell'espressione "altra utilità". La seconda cancella il principio della punibilità con il 416-ter del politico "che si mette a disposizione" dell'organizzazione mafiosa, mentre la terza modifica diminuisce la pena del carcere per il voto di scambio.

Questo il testo del nuovo 416 ter contenuto nell'emendamento presentato dal relatore alla Camera, Davide Mattiello (Pd): "Chiunque accetta la promessa di procurare voti mediante le modalità di cui al terzo comma dell'articolo 416-ter in cambio dell'erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di altra utilità è punito con la reclusione da quattro a dieci anni. La stessa pena si applica a chi promette di procurare voti con le modalità di cui al primo comma". La riduzione della pena riporta in pratica all'originaria previsione di Montecitorio che poi era stata modificata nel passaggio al Senato con il carcere aumentato da 7 a 12 anni. Su questo Forza Italia aveva protestato.

L'altra modifica apportata, dopo l'accordo maggioranza-Fi in Comitato dei 9 della commissione Giustizia, è che nel testo del Senato si parlava di "qualunque altra utilità", mentre ora si torna a "altra utilità". Il testo di Palazzo Madama invece era il seguente: "Chiunque accetta la promessa di procurare voti mediante le modalità di cui al terzo comma dell'articolo 416-bis in cambio dell'erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di qualunque altra utilità ovvero in cambio della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell'associazione è punito con la stessa pena stabilita nel primo comma dell'articolo 416-bis. La stessa pena si applica a chi promette di procurare voti con le modalità di cui al primo comma".
 
Le reazioni
. Per Donatella Ferranti (Pd), presidente della commissione Giustizia alla Camera, il testo sul voto di scambio "è norma di grande rigore, che permetterà di stroncare qualunque patto tra politica e mafia" e le modifiche approvate "tengono conto delle criticità segnalate dall'Anm e da diversi pm antimafia per arrivare a una norma il più possibile chiara ed efficace". "Oggi - si legge in una nota di Anna Rossomando, deputata del Pd componente della commissione Giustizia alla Camera- votiamo il testo arricchito dal contributo del Senato con la punibilità anche della 'promessa'. Raccogliamo anche le preoccupazioni che ha avanzato il presidente dell'Anm. Ovvero che la norma che finalmente punisce anche lo scambio dell'utilità sia effettivamente e concretamente applicabile nei processi in modo che possano avere un esito. E questa è la modifica che abbiamo oggi apportato eliminando la parte sulla cosiddetta 'disponibilità'. "Va comunque chiarito - rileva il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri - che l'eliminazione del riferimento alla condotta di dare la disponibilità per soddisfare gli interessi dell'associazione mafiosa non è certamente un passo indietro", perché "chi, senza essere mafioso, si metterà a disposizione della mafia verrà comunque punito a titolo di concorso esterno in associazione mafiosa quando il suo comportamento avrà effettivamente agevolato la mafia". ''Grande soddisfazione, da parte del gruppo di Forza Italia della Camera dei deputati, per l'approvazione in terza lettura, da parte dell'Aula di Montecitorio, dell'articolo 416-ter del codice penale (che punisce lo scambio elettorale politico/mafioso), alla cui stesura abbiamo dato un apporto determinante'', scrivono in una dichiarazione congiunta il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, e i deputati Gianfranco Chiarelli, Carlo Sarro, e Francesco Paolo Sisto. Protesta invece il Movimento 5 Stelle. "Un politico può essere a disposizione della mafia: non è reato. Renzi e Verdini hanno ammazzato il 416 ter. Dopo una lunga e dura battaglia il governo delle larghe intese sulla mafia, previo incontro tra capi, ha deciso che lo scambio politico mafioso non deve essere punito. Questo è tutto il punto e non ci resta che appellarci ai cittadini e lanciare il grido d'allarme su quanto sta succedendo". Così i membri delle commissioni Giustizia e Antimafia del M5S di Camera e Senato esprimono "il loro pieno sconcerto e la profonda preoccupazione" per le decisioni della Camera sul voto di scambio. "È una falsità" ribattono dalla maggioranza.

Libera: "Senato approvi subito riforma 416 ter". Il Senato ora approvi subito la riforma del 416 ter sul voto di scambio al di là delle perplessità restanti in particolar modo quelle relative alla prevista riduzione delle pene". Lo afferma Libera che sottolinea: "Di fatto dopo 400 giorni e ben tre votazioni ritorna al Senato il testo che recepisce la proposta iniziale di Libera, sostenuta da oltre 450.000 cittadini (www.riparteilfuturo.it) e frutto di un ampio e approfondito confronto con magistrati ed esperti: inserire semplicemente nel testo del 416 ter le parole 'altra utilità', per colpire cosi in maniera efficace gli scambi di voti e favori tra politici e mafiosi". Secondo Libera con il voto di oggi alla Camera, il governo e il Parlamento "si assumono una grande responsabilità: la riforma del 416 ter è ancora sulla carta. Ora deve diventare subito legge, per non lasciare ancora il Paese privo di una norma che possa contrastare il mercato dei voti in prossimità delle prossime elezioni di maggio, europee e soprattutto amministrative".
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