Pizzarotti: un pensiero ai dipendenti. Marani: fatto il possibile

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“L’impossibile non si può fare”. Così il delegato allo Sport del Comune di Parma Giovanni Marani accoglie la notizia del fallimento del Parma “Come tutti - spiega a Repubblica - abbiamo seguito la situazione con interesse e con apprensione, soprattutto per i dipendenti, il cui destino era legato alla possibilità di partecipare alla Serie B. Come tutti abbiamo sperato. E’ evidente, alla fine, che le valutazioni fatte da quel soggetti, tacciati di non essersi interessati al club, si sono rivelate giuste. La montagna era troppo alta, nonostante l’ottimo lavoro fatto dai curatori, con l’importante riduzione del debito sportivo. Ora quello che conta è che il Parma non sparisca dalla geografia del calcio. Chi ha forza e finanze deve proporre un progetto sportivo serio, non l’euro di Manenti”.

Tra i tifosi monta l’accusa di essersi fidati troppo della Figc e del presidente della Federcalcio Tavecchio. Si poteva percorrere una strada diversa? Avete qualche rammarico?

“Credo che ognuno ha fatto il suo lavoro. Se la Figc non interveniva il Parma non avrebbe finito il campionato. Volevamo questo? Le conseguenza allora quali sarebbero state? Il sistema si è autotutelato mettendo risorse e figure professionali, anche creando precedenti. Penso che serva sempre lucidità per valutare, lo dico anche ai tifosi. Non si può pretendere che il presidente della Federcalcio certifichi cose che non spettano lui. Il Parma è fallito per una gestione che ha lasciato 200 milioni di debiti, più del bilancio del Comune. Lo dico con molta sincerità: credo che ognuno abbia fatto quello che poteva”.

PIZZAROTTI: SPORT E' PASSIONE, NON AVIDITA' - Il sindaco ha lasciato il suo commento su Facebook: "Ormai è tristemente ufficiale: il Parma Calcio lascia il professionismo e dovrà riparte dalla serie D. Entrambe le cordate che avevano manifestato interesse hanno rinunciato a causa dell'eccessivo peso dei debiti. La gestione Ghirardi - Leonardi ha di fatto distrutto il Parma, ma ciò che più mi fa rabbia, è che fino all'ultimo hanno tentato di negare ogni responsabilità di fronte ad una città e i suoi tifosi. Parma in questi mesi ha saputo dimostrare i grandi valori che ripone nello sport. Lo ha fatto nel palcoscenico più importante, il calcio, ma lo ha fatto e continua a farlo in tanti altri sport che portano il nome della nostra città in giro per l'Italia e l'Europa".

"Sono convinto che riusciremo a trasformare queste difficoltà in un'opportunità. Sono convinto che ripartire da zero potrà riavvicinare tanti tifosi al Parma Calcio, ripartendo da quei valori che hanno trasformato il Parma di Ceresini in una meravigliosa favola. Un particolare pensiero ai dipendenti che affrontano una situazione così difficile. Lo sport è prima di tutto passione, non lasciamo che l'avidità di qualche losco figuro ci porti via anche quello. Ripartiamo da lì, dalla passione. Tutti insieme".

MAESTRI: PENSIERO AI DIPENDENTI - La deputata parmigiana del Partito democratico, Patrizia Maestri, interviene sul tema del default della squadra ducale. “Quanto successo – spiega - dispiace per la nostra città che perde uno dei suoi simboli sportivi più apprezzati ma soprattutto per le sorti dei dipendenti e dei collaboratori che vedono oggi messa in discussione la propria posizione occupazionale”.

Per questo l’auspicio della parlamentare è che si intervenga per il futuro di chi nel Parma ci ha lavorato. “Dietro una squadra di calcio non c’è solo lo sport ma anche il lavoro e la professionalità di decine di persone che, in questa situazione, non possono essere abbandonate a loro stesse”.Per Maestri si deve aiutare la magistratura ad “accertare e sanzionare puntualmente i responsabili di questo dissesto”.

La speranza, comunque, è che “la storia sportiva del Parma Calcio non finirà così e oggi, ma sono altrettanto convinta che da questa vicenda, triste e drammatica, debba essere tratto uno sprone all’autoriforma del mondo del calcio professionistico intorno a criteri di serietà, onorabilità e sostenibilità economica”.

PAGLIARI - Morto un re se ne fa un altro. L'epilogo della vicenda del Parma Calcio è una tristissima pagina per la città, per i tifosi e per tutti gli sportivi. Ma la storia del club ci dice che le più belle pagine del calcio cittadino sono nate da una analoga vicenda. E noi sappiamo che Parma è abitata da gente tenace, capace di costruire le proprie fortune. Forza dunque. E che ciascuno faccia la sua parte, a cominciare dall'amministrazione comunale. Un saluto solidale al personale e ai giocatori. Un abbraccio ai tifosi. Giorgio Pagliari senatore pd

DALL'OLIO - Che la vicenda del Parma Calcio sarebbe finita come è finita non ci voleva molto a capirlo. E non si trattava di essere dei gufi. Bastava essere realisti. Erano i debiti accumulati dal duo Ghirardi e Leonardi a segnare il destino della società.

Certo era lecito e comprensibile sperare nell’arrivo di qualche cavaliere bianco dotato, questa volta, di capitali puliti e veri e in grado di rilevare i debiti della società mantenendola in serie B. Ma di questi tempi di cavalieri bianchi così non ce ne sono molti in giro. O per lo meno non si interessano di squadre di calcio indebitate fino al collo, viste le vicende giudiziarie e la situazione ormai da commissariamento dell’intero sistema calcistico italiano.La notizia di oggi degli arresti dei vertici del Catania non è che l'ennesimo sintomo di un sistema allo stadio terminale che può essere salvato solo da un intervento risoluto del governo.

Il fallimento del Parma si inserisce in questo quadro. Ma invece di essere preso come un ulteriore segnale di declino della città, può e deve diventare l’occasione di un riscatto. Di una ripartenza, per rubare un termine caro ad un allenatore che da Parma ha poi fatto il salto fino alla coppa dei campioni e alla finale dei mondiali. Fatta piazza pulita dei furfanti, dei prestanome, dei riciclatori, dei faccendieri, di tutto quel mondo di mezzo che ammorba il calcio italiano, si può ora ripartire su basi nuove, sane, pulite, radicate nel territorio. Con il concorso di imprenditori locali che ci credono e il coinvolgimento di un azionariato diffuso si può costruire un nuovo modello organizzativo e societario che sappia ridare al calcio e in generale allo sport il suo senso, il suo valore etico, la sua funzione educativa e di formidabile aggregatore sociale.

Dalle ceneri del Parma Calcio può dunque ripartire una rinascita societaria e sportiva che può diventare il riferimento su scala nazionale per riformare un sistema calcistico sull’orlo del collasso. E può rinascere anche l’orgoglio di fare parte di una città e di una comunità che ha in sé le risorse, le intelligenze e i valori per superare i momenti di crisi, per rilanciarsi e guardare avanti.

ROMANINI - “Il primo pensiero va ai dipendenti che subiscono i pesanti riflessi di una vicenda ingloriosa”. E’ il commento di Giuseppe Romanini, deputato di Parma, già intervenuto sulla vicenda del Parma calcio anche con una interrogazione parlamentare, presentata con la collega Maestri, all’inizio della vicenda. "La delusione dei tifosi e di quanti sono stati vicini alla squadra è comprensibile così come la richiesta di individuare e punire i colpevoli che hanno provocato un simile sfacelo. Serve pensare al futuro ripartendo su basi rinnovate e trasparenti. Le idee ci sono, così come la voglia di tanti, fra cui il sottoscritto, di farlo. E’ il modo migliore anche per testimoniare l’esigenza per il Paese di un calcio pulito. Già nell’interrogazione presentata a marzo avevo posto al Governo la necessità di valutare ulteriori e nuove misure nell’ambito delle regole dello sport, tali da impedire che analoghe circostanze, come ci riportano le cronache anche odierne, possano ripetersi.

GHIRETTI - Il primo serio e concreto campanello d'allarme delle difficoltà in cui si trovava il Parma è arrivato esattamente un anno fa con l'esclusione della nostra squadra dalla competizione in Uefa. Da quel momento in avanti abbiamo assistito a giri di valzer con invocazioni di ritorno del presidente Ghirardi e l'accavallarsi di personaggi che fino a qualche anno fa, con semplicità, sarebbero stati accompagnati all'imbocco dell'autostrada.

Le uniche azioni compiute sono state quelle di non volersi accorgere del debito milionario verso il Comune che gravava sulla società e accreditare personaggi sempre più imbarazzanti.

Personalmente fino ad oggi in questa vicenda ho preferito rimanere sostanzialmente in silenzio, ripromettendomi di evitare qualsiasi speculazione politica nella consapevolezza che c'era chi stava lavorando per avere la possibilità di dar vita a nuovo modello di calcio.

Il risultato oggi sotto gli occhi di tutti è, date le condizioni di partenza, l'unico possibile e, mi spingo a dire, auspicabile. Ritenere che qualcuno potesse ripianare debiti così rilevanti per consentire alla squadra di ripartire dalla serie B è stato quanto meno ottimistico; la verità è che se questa opzione si fosse concretizzata non avrebbe rappresentato il bene della città a causa di costi insostenibili da sostenere per subentrare alla guida della società.

Di fatto la serie D rappresenta una concreta possibilità per rilanciare Parma non solo dal punto di vista sportivo, ma anche morale ed etico. Due distinte cordate di seri imprenditori parmigiani stanno in queste ore cercando di far sì che si possa ripartire da un modello di Calcio sostenibile che faccia dell'etica sociale un valore vero.

Eppure è bene che si sappia che nulla di tutto questo è scontato. Il titolo sportivo in questo momento è nelle mani del Sindaco e abbiamo una settimana per decidere come procedere e consegnare un voluminoso dossier, la lettera di patrocinio e fissare le regole per la concessione dello stadio.

Peccato che il Sindaco in questo momento sia negli Stati Uniti in altre faccende affaccendato. È lui che in questo momento ha il pallino in mano ed è sempre lui che adesso dovrebbe scegliere di occuparsi della sua città e tornare prontamente, perché la partita che adesso dobbiamo giocare non si gestisce via Facebook.

È adesso che si devono prendere le decisioni e che si devono fare tutti gli atti che possano garantire una sicura ripartenza dalla serie D. Per quanto mi riguarda se c'è una reale volontà di condivisione sono pronto a fare la mia parte, ma è bene essere consapevoli che ulteriori dilazioni in una vicenda che già per troppi mesi si è stancamente trascinata non avrebbe altro effetto se non quello di allontanare ancora una volta le persone serie dalla squadra, trasformando un'occasione di riscossa in un ennesimo pasticcio made in Parma.

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14 commenti

  • @Suplex. Si vada a rivedere quanto scriveva Andrea Schianchi su "La Gazzetta dello Sport" all'epoca del centenario. 2 anni fa. Dopo aver letto, rettiifichi la Sua posizione, falsa e tendenziosa.

  • Certo tutti sapevano ma nessuno ha detto/scritto nulla -tranne Gabriele Majo- che città omertosa che è diventata Parma, o meglio di senza palle.
    L'unico intervento che si salva è quello dell' On. Romanini, gli altri fanno pietà.
    Ps. Ghiretti, torni a pulire il greto della Parma.

  • ghiretti dice bene quando rifà la storia tragicomica dalla Uefa in poi...già a Maggio 2014 si sapevano tante cose ma dirle era peccato soprattutto per certa stampa di carta stampata che oggi è la più acerrima nemica di Ghirardi e Leonardi.
    La realtà è che anche in questa "partita" persa le responsabilità politiche sono molte e tutte riconducibili all'incapacità di Twittarotti e soci. Marani è forse il meno peggio di tutta la ciurma grillota

  • Sindaco, come al solito mi prende per i fondelli. sono d'accordissimo con lei che si debba essere solidale con i dipendenti e, essendo io stesso disoccupato da un anno e senza prospettive a causa di un mercato del lavoro paralizzato, sono solidale più di chiunque altro.
    MA CON CHE CORAGGIO AFFERMA QUESTE COSE QUANDO LEI NON SI E' FATTO SCRUPOLI A LICENZIARE I DIPENDENTI DELLE PARTECIPATE IN VIOLAZIONE ALLA LEGGE E NON RISPETTANDO I CRITERI DI MERITOCRAZIA E DI VALUTAZIONE DEI CURRICOLA TANTO PROPAGANDATI.

    SI VERGOGNI!!! LEI SA BENISSIMO DI AVERE ROVINATO INTERE FAMIGLIE (TRA CUI LA MIA). mi riferisco anche ai musicisti del Regio che grazie a lei se la passano malissimo.

    Quindi lei è solidale con i dipendenti in difficoltà, ma solo con quelli degli altri.

  • giallobluxsempre 23 giugno 2015 alle 17:18

    Ma come si fa a dare il titolo sportivo del Parma calcio ad un sindaco che è andato a cena con Taci e con quell'ergastolano di del Vecchio? Come si fa ad are il titolo sportivo ad uno che ha creduto alle balle di questo finanziere, che ha fatto finta di non sapere che Ghirardi non pagava l'affitto del Tardini?

  • Marani e il sindaco ridolino devono solo avere la decenza di stare zitti!!!
    Parlano dei dipendenti che sono rimasti senza lavoro,parlano proprio loro che non hanno fatto niente per il Parma(vedere i due milioni che deve al Comune) così come per l'aeroporto....
    con tutte queste chiusure e persone a spasso occhio grillini che i comunicati ve li fanno con il bastone!!!

  • Anzichè un "pensiero" per i dipendenti, se il Signor Sindaco non si fosse fatto FREGARE DA SOTTO IL NASO 1.500.000,00 € NON SUOI; oggi, forse, magari, poteva dare un "contributo economico" a questi dipendenti. Non ne ho la sicurezza ma, credo, che lo avrebbero apprezzato di più rispetto ad un "pensiero" postato si facebook di Pizzarotti dagli USA .....

  • @ Osservatore

    Non tutti sapevano dei debiti del Parma calcio nei confronti del comune, di certo c'è che proprio l'attuale giunta, millantando addirittura il default per la città, si mise contro la procura che invece scelse il fallimento in dissenso con Pizzarotti proprio in relazione a quel prato pagato a peso d'oro e non mi risulta si sia costituita in giudizio.
    Tra le altre ciò ha comportato che non scattasse la prescrizione che sarebbe avvenuta se si fosse seguita la strada scelta dal comune a 5 stelle, questo lo contiamo "sbagliare 2" ?

  • Anche Marani è schiavo della dittatura grillina.
    Poi glielo chiederemo tra due anni quando tornerà come tutti gli altri pentastellati a fare quello che faceva prima (se facevate qualcosa).
    Abbiate almeno la dignità di stare zitti e muti!
    Vi consiglio veramente con tutto il mio cuore di starvene in silenzio e nell'anonimato che almeno questi due anni passeranno più in fretta anche per voi.

  • @OSSERVATORE. E' curioso anche come ci siano soggetti che si ostinano a difendere l'indifendibile ! Se Vignali ha sbagliato per 50, ciò non significa che sbagliare per 2 non conti nulla ! Altrimenti paragoniamo il tutto al fatto che Mario Alessi ha ucciso un bambino di 18 mesi a sangue freddo e tutto passa in cavalleria !

  • Curioso come tutti oggi si chiedano cosa ha fatto il Comune per ricevere i propri danari, quando un anno fa nessuno osava mettere in dubbio il Parma di Leonardi e Ghirardi.

    Ancora più curioso se paragonato al fatto che praticamente nessuno ha fatto così casino neanche per i 50 milioni che il Comune di Vignali tirò fuori per comprare UN PRATO (spip 3).

    Ma d'altronde siamo in Italia e il calcio è sempre il calcio.

  • VERGOGNATEVI PIZZABALLA E MARANI!
    VERGOGNATEVI PER AVER FATTO PERDERE DUE MILIONI AI PARMIGIANI!!!!!!!!!!!!!!!
    MALEDETTI.

  • E il milione (!) e mezzo (!) di euro (!) che Lei Assessore Marani ed il Signor Sindaco avete FATTO FINTA di dimenticare nelle tasche di Ghirardi ? Come la mettiamo ? Di chi sono le responsabilità ? VOI che per risparmiare poche decine di migliaia di € non avete scrupolo nel calpestare la DIGNITA' delle persone che hanno bisogno dei servizi che VOI tagliate; a questi cittadini cosa vi sentite di raccontare ? Alle mamma dei disabili che da 2 mesi aspettano il bando per il quale il Signor Bosi è corso fuori dal Comune per rincorrerle cosa dite ? Ai genitori infuriati che per MESI sono stati presi in giro dalla giunta che non aveva nemmeno il coraggio di dire SI TAGLIA e STOP, ma si ostinava a ripetere "è solo una remota ipotesi di....". Dov'è, se c'è, la vostra DIGNITA' di uomini e di amministratori ? Tornando al milione e mezzo RUBATO ai cittadini di Parma e REGALATO al Signor Ghirardi, il Parma FC è servito solo per far APPARIRE il Signor Sindaco ?

  • Marani se il possibile è non aver fatto nulla sono con Lei.