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"Meno vacanze in estate": dall'Emilia una petizione per allungare l'anno scolastico

"I tempi sono cambiati, classi aperte fino al 30 giugno". Già tremila firme online
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BOLOGNA - "Scuole elementari aperte almeno sino al 30 giugno". Le mamme emiliane si muovono, con una petizione al ministro Stefania Giannini e all’ufficio scolastico dell’Emilia-Romagna che in due giorni ha raggiunto quasi tremila firme. Un appello su un tema caldo lanciato da una giovane logopedista di Pavullo, Alberta Alessi, quasi per caso. Uno sfogo, racconta, il frutto di una preoccupazione condivisa tante volte tra mamme: "Ma tu in estate come fai?". È bastata la petizione on line (nel sito change.org: "Cambiamo il calendario scolastico") per scatenare il dibattito sulle lunghe vacanze estive degli studenti.

"Non dico per altri ordini di scuola, dove gli insegnanti sono impegnati negli esami, ma per la primaria perché no?", dice Alberta Alessi, 32 anni, tre figli, la più grande in prima elementare. Proprio nei giorni scorsi il ministro Giannini ha presentato il progetto delle scuole aperte in estate contro il degrado nei grandi centri urbani. E continua a far discutere l’iniziativa del Comune di Bologna di aprire, con le maestre in servizio, le materne a luglio. Da una parte le famiglie, che si trovano a dover “coprire” i tre mesi estivi, dai primi di giugno a metà settembre, con nonni e centri estivi. Dall’altra i diritti degli insegnanti, che da contratto hanno 36 giorni di ferie (e i loro bassi stipendi).

Il caso Bimbi alle materne fino a luglio: via alle iscrizioni

"Mi rendo conto delle difficoltà che può incontrare la mia richiesta, ma il mondo è cambiato e le famiglie hanno necessità di avere una scuola aperta in estate, almeno a giugno, magari per sperimentare una didattica all’aria aperta, per far conoscere il mondo ai bambini senza test e valutazioni". Nella petizione viene fatto il confronto con l’Europa: tra luglio e settembre la scuola in Francia chiude nove settimane, in Germania e Inghilterra sei: "I giorni di vacanza all’anno sono gli stessi, ma è come vengono distribuiti che fa la differenza". Alberta Alessi ragiona anche sui costi: "Per un centro estivo si spende sui 4-500 euro al mese, ci sono famiglie costrette a rinunciare alle vacanze per pagarselo. Considero quello degli insegnanti il lavoro più importante al mondo: che siano pagati di più, questo è giusto, che siano gratificati per quello che fanno. Ma veniamoci incontro".
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