Torino

Torino, il metalmeccanico lavora da casa sul web: alla General Motors addetti "autogestiti"

Accordo inedito al Centro ricerche di Gm, che occupa 650 dipendenti: per dieci giorni l'anno potranno prestare servizio dal luogo che preferiscono. La Fiom: "Flessibilità buona, legata alle esigenze dei dipendenti"
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Per dieci giorni l'anno i dipendenti torinesi del Centro ricerche di General Motors Powertrain potranno lavorare da dove vogliono, da casa, al mare o in montagna, utilizzando gli strumenti informatici dell'azienda e soprattutto senza perdere alcun diritto, ticket restaurant compresi. Lo prevede un accordo siglato dal colosso automobilistico e dai sindacati. Un'intesa che, evidenzia la Fiom-Cgil, "è unica nel settore metalmeccanico di Torino e prevede che la flessibilità venga utilizzata al servizio del lavoratore".

Nel laboratorio torinese di Gm Powertrain lavorano 650 persone, in prevalenza ingegneri. Progettano e sviluppano i motori del futuro, a partire dal diesel ibrido, che verranno poi utilizzati per le vetture del gruppo in tutto il mondo. Un luogo di innovazione che però è anche una fabbrica, in funzione su tre turni (dunque anche di notte) per testare i propulsori. Da ora, grazie al nuovo accordo, pure i contratti di lavoro saranno innovativi: "Si tratta - spiega il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Federico Bellono - di un'esperienza di smart work che in Italia non ha precedenti tra i metalmeccanici: meno strutturata del telelavoro, più occasionale e legata alle esigenze del lavoratore. Insomma, il risultato di una buona contrattazione in un'azienda di alte professionalità e con tanti giovani".

I lavoratori potranno infatti "autogestirsi" per un massimo di dieci giorni l'anno, in modo da risolvere eventuali problemi familiari e così via, senza avere però alcuna penalizzazione. Ecco perché Claudio Gonzato, responsabile della zona Torino centro della Fiom, parla di "buona flessibilità". E spiega: "Questo accordo dimostra la capacità dei nostri delegati e del nostro sindacato di siglare accordi unitari nel settore automobilistico senza limitare diritti individuali e collettivi. Un ottimo risultato in un periodo in cui la flessibilità viene spesso usata per aumentare i carichi di lavoro diminuendo le tutele".