Da Assisi a Gubbio sulle orme di Francesco
Quaranta chilometri a chilometro zero

"Ciò che mi sembrava amaro, mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo", diceva Francesco riferendosi alla sua nuova vita, stravolta - in meglio - dalla povertà. Intraprendere un cammino - di fede ma anche di terra, attraverso sentieri e strade sterrate - regala un po' le stesse emozioni: il cervello accoglie l'idea con amarezza, pesando più la fatica che il resto, e poi resta indelebilmente gratificato.Con l'intenzione di convertire l'amaro in dolcezza fisica e spirituale, 180 pellegrini e 20 giornalisti della rete di Greenaccord per la divulgazione ambientale partiranno domani, 1 settembre, da Assisi, per percorrere, a piedi fino a Gubbio, i luoghi di vita di San Francesco, regalandosi il lusso impagabile di tre giornate di immersione spartana nella natura, tra rifugi, taverne di campagna e sacchi a pelo. E vivendo in prima persona il successo di una sfida impossibile: percorrere 40 km a km zero. Senza inquinare e gravare sull'ambiente (quasi, è inevitabile) in nessun modo.L'occasione è l'ottava Giornata nazionale per la custodia del Creato promossa dalla Conferenza episcopale italiana, l'obiettivo è quello di celebrare un rapporto più autentico e diretto con l'ambiente, la speranza è che nel percorso da piazza del Vescovado ad Assisi fino alla chiesa di Santa Maria della Vittoria a Gubbio, luogo d'incontro tra San Francesco e il lupo, nascano non solo nuove amicizie ma anche nuove consapevolezze in materia ambientale, nel solco dell'eredità spirituale del compositore del Cantico delle creature.Le creature sono del resto le vere protagoniste dell'evento, incentrato sul tema "La famiglia educa alla custodia del Creato" e accompagnato da tante iniziative parallele ad Assisi e Gubbio e in altre diocesi italiane fino al 3 settembre."Sono passati più di otto secoli dal gesto di rinuncia di Francesco ai beni e alle ricchezze della sua famiglia - spiega Daniele Morini, uno dei componenti del tavolo di coordinamento dell'evento - e nell'ottica di un omaggio a questa figura abbiamo voluto garantire all'evento il massimo della sostenibilità ambientale. Grazie a "Campagna Amica" di Coldiretti i pasti dei pellegrini saranno, ad esempio, a filiera corta, con prodotti della terra coltivati e lavorati in aziende agricole umbre, a chilometro zero. Ci sarà poi un'attenzione particolare ai rifiuti, grazie a un'altra delle eccellenze umbre, il polimero vegetale MaterBi, la bioplastica che utilizza componenti vegetali, prodotta a Terni e completamente biodegradabile e compostabile. Grazie alla collaborazione con Novamont e la filiera del MaterBi, infine, pranzi e cene dei pellegrini non produrranno rifiuti indifferenziati ma solo organico compostabile, oltre a un po' di carta e di plastica. Tutto completamente riciclabile".Al termine dell'evento, l'organizzazione renderà noto l'impatto ambientale ed energetico prodotto da tutte le iniziative. "L'iniziativa promossa dalla società TREE srl di Perugia, nata come spin-off universitario e oggi attiva a livello internazionale nei mercati ambientali - spiega l'ingegner Stefania Proietti, del gruppo Custodia del Creato della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e delegata per la custodia del creato della Diocesi di Assisi Nocera Umbra Gualdo Tadino - calcolerà l'impronta ambientale (carbon footprint) residua dell'evento, già caratterizzato da scelte volte all'ecosostenibilità, come l'utilizzo di stoviglie in bioplastica mater-bi, la raccolta differenziata, la mobilità tradizionale ridotta al minimo. Le emissioni di gas effetto serra residuali saranno poi compensate con progetti di elevata valenza ambientale e sociale e con azioni concrete a livello locale. Tra queste la piantumazione di alcuni alberi lungo il Sentiero di Francesco, che i pellegrini in cammino potranno vedere nei prossimi anni. Tutto ciò darà attuazione pratica alle tematiche trattate dal convegno "Custodire il creato per un futuro sostenibile.In un contesto del genere non mancherà il primo Pontefice di nome Francesco, che il 4 ottobre farà visita alla sala della Spoliazione del palazzo Vescovile di Assisi. "L'Umbria, attraverso Francesco - ha detto l'assessore al Turismo della Provincia di Perugia, Donatella Porzi - è pronta a fare un'esperienza sul creato: lo vedo nelle scuole che frequento, negli allievi e nei loro insegnanti. Sono emozionata al pensiero dell'arrivo del Papa".

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