Cultura

E' morto Ugo Riccarelli, aveva 59 anni.
Vinse lo Strega con 'Il dolore perfetto'

Lo scrittore si è spento in un ospedale romano dove era ricoverato da tempo. Era nato a Cirié (To) nel 1954, figlio di genitori di origini toscane. Nel 2002 si era trasferito a Roma. Aveva subìto un trapianto di cuore e polmoni in Inghilterra. Era candidato al "Campiello"

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ROMA - E' morto lo scrittore Ugo Riccarelli, vincitore del Premio Strega con il romanzo "Il dolore perfetto", aveva 58 anni. Si è spento in ospedale a Roma, dove era ricoverato da tempo. Riccarelli aveva subìto un trapianto di cuore e polmoni in Inghilterra. La conferma della scomparsa è stata data dalla casa editrice Mondadori, che ha pubblicato il suo ultimo romanzo 'L'amore graffia il mondo', con il quale era finalista alla prossima edizione del Premio Campiello.

Era nato a Cirié, in provincia di Torino, "in una cittadina della cintura torinese, da una famiglia toscana", come scritto dallo stesso autore sul suo blog, aveva studiato Filosofia all'Università di Torino "superando tutti gli esami, ma non sostenendo l'esame di Laurea". Figlio di genitori di origini toscane, aveva frequentato la Facoltà di Filosofia presso l'Università degli Studi di Torino. Ha vinto il Premio Chianti nel 1996 con 'Le scarpe appese al cuore', il Selezione Campiello nel 1998 con 'Un uomo che forse si chiamava Schulz' (Piemme) e lo Strega nel 2004 con 'Il dolore perfetto' (Mondadori).

"Per molto tempo - si legge ancora - mi sono occupato di azione e promozione culturale in campo scolastico e teatrale, aprendo un cineclub, fondando un gruppo teatrale, lavorando in biblioteche civiche. Nel 1985 ho iniziato il mio percorso di emigrante al contrario, cominciando a scendere a Sud, verso Pisa dove ho vissuto per 16 anni continuando ad occuparmi di teatro. E' di questo periodo la collaborazione con Il Teatro del Tè diretto da Claudio Neri, con il quale ho realizzato 'Tango delle notti bianche e Garrincha. Mi sono inoltre occupato di di comunicazione e sono stato addetto stampa al Comune nell'Ufficio Stampa più letterario d'Italia diretto da Athos Bigongiali. Nel 1998, infatti, io vinsi il Selezione Campiello e lui entrò in cinquina al Viareggio".

Nel 2002 si era trasferito a Roma, lavorando nello staff del primo cittadino Veltroni prima e con il Teatro di Roma poi. Nel 1995 aveva pubblicato 'Le scarpe appese al cuore' il suo primo libro, uscito con Feltrinelli.

"Apprendo con grande dolore la notizia della morte di Ugo Riccarelli. Era uno scrittore sapiente ed elegante, era una persona straordinaria capace di reagire ad ogni avversità, era un amico a cui ero legato da vero affetto", dichiara l'ex sindaco di Roma.

"Ugo l'avevo conosciuto leggendo i suoi libri bellissimi e densi. Questo mi aveva spinto ad incontrarlo e dai nostri incontri era nata l'amicizia e la collaborazione negli anni del Campidoglio. Se ne è andato senza avere ancora sessant'anni dopo una vita segnata da malattie e da un trapianto di cui racconta nella sua prima opera letteraria. Ma la sua capacità di reagire era inestinguibile come la sua voglia di vivere e di scrivere. Fui felice per lui quando nel 2005 premio Strega arrivò come meritato riconoscimento per un autore che non aveva mai sgomitato per apparire. In questo momento - ha concluso Veltroni - sono vicino alla sua famiglia e a quanti lo hanno amato".

Intenso anche il ricordo che Antonio Franchini, direttore editoriale della narrativa Mondadori, traccia di lui: "Di Ugo ricordo la sua forza, un uomo minuto con un grande cuore. Aveva subito un trapianto, di cuore e polmoni in Inghilterra. Lo caratterizzava la sua immensa vitalità e gioia di vivere. Non l'ho mai sentito lametarsi né compatirsi, aveva una forza interiore enorme e lo aiutavano la scrittura e l'arte. Nei libri trasferiva gran parte della sua vitalità".

Tra le opere di Riccarelli, ricordiamo anche 'Stramonio' (Piemme 2000 e Einaudi 2009), 'Un mare di nulla' (Mondadori 2006), 'Comallamore' (Mondadori 2009), 'Ricucire la vita' (Piemme 2011) oltre alle raccolte di racconti 'L'Angelo di Coppi' (Mondadori 2002), 'Pensieri crudeli' (Perrone 2006) e 'Diletto' (Voland 2009). Ha anche collaborato con diverse testate giornalistiche.

La giuria del Campiello ha convocato una riunione straordinaria: è la prima volta che uno dei candidati muore prima della proclamazione del premio.