Economia

Lotta all'evasione, dal 2000 a oggi
mancano incassi per più di 500 miliardi

Negli ultimi anni sono stati emessi ruoli per oltre 800 miliardi, ma la somma effettivamente incassata dallo Stato è risultata di gran lunga inferiore: il carico dei ruoli da riscuotere ammonta teoricamente a 545,5 miliardi. Non tutto, però, può essere effettivamente riscosso: l'82% va abbatuto. Il tasso di riscossione di Equitalia intorno al 20%

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MILANO - La lotta all'evasione fiscale è sempre indicata nei programmi economici della politica come il bacino dal quale attingere le risorse di cui l'Italia, a fronte di un debito pubblico troppo elevato, dei vincoli sul deficit e della bassa crescita economica, ha disperatamente bisogno. Eppure i conti dicono che è difficile far emergere quel tesoro nascosto. Dal 2000 al 2012 grazie alla lotta all'evasione sono stati emessi ruoli per 807,7 miliardi di euro. Però la somma effettivamente riscossa in questi 13 anni è di 69,1 miliardi di euro. E' il calcolo da pelle d'oca che emerge da alcune tabelle (guarda le tabelle) consegnate dal ministero dell'Economia alla Commissione Finanze della Camera.

Sempre dalla stessa relazione emerge che il carico dei ruoli da riscuotere ammonta teoricamente a 545,5 miliardi di euro (193,1 sono infatti oggetto di "sgravio totale"), ma di questa somma ben 107,2 miliardi riguardano soggetti in fallimento. Nel totale del carico residuo, inoltre, 20,8 miliardi sono "sospesi". Ci sono poi da considerare i falliti dopo la consegna del ruolo; i nullatenenti (chi dall'anagrafe tributaria non risulta avere nulla intestato e quindi equitalia non può fare alcuna azione esecutiva); i deceduti, chi ha attivato la rateazione e quindi sta pagando e chi l'ha attivata e non la sta più pagando perchè è in difficoltà. E poi, ovviamente ci sono quelli che non pagano. Una buona parte di questi si sottraggono ai pagamenti attraverso dei raggiri. Un caso classico è quello delle società cartiere, i cui amministratori sono delle teste di legno, cioè dei soggetti nullatenenti che vengono messi a capo delle società al solo scopo di sfuggire al recupero.

Il problema è infatti che non tutto il carico dei ruoli, cioè le somme ricavate dalla lotta all'evasione, può essere effettivamente riscosso. L'Agenzia delle Entrate "con riferimento ai residui attivi al 31 dicembre 2012 inoltrati dalla Ragioneria Generale, ha comunicato una percentuale di abbattimento pari all'82%", ha spiegato il vice ministro all'Economia, Luigi Casero, rispondendo in Commissione all'interrogazione del presidente Daniele Capezzone (Pdl) e di Enrico Zanetti (Sc). Per quanto riguarda i carichi previdenziali, "l'Inps ha comunicato di considerare quale quota di presunti crediti inesigibili, rispetto al totale dei crediti da riscuotere, una percentuale pari al 44%".

Sempre Casero ha spiegato che il carico residuo dei ruoli fiscali da riscuotere riguarda in gran parte debitori per oltre mezzo milione di euro. "Al 31 dicembre 2012, oltre l'80% del carico residuo era riferibile a debitori iscritti a ruolo per importi complessivamente pari o superiori a 500.000 euro: 121.409 soggetti per un carico netto residuo da riscuotere pari a 452 miliardi di euro", ha detto.

Nel documento del Mef si scrive ancora che i ruoli che Equitalia deve riscuotere, ma che sono stati rateizzati perché i contribuenti si trovavano in una situazione di obiettiva difficoltà, ammontano a 18,6 miliardi di euro. Casero ha spiegato che "a seguito del decorso di un decennio dall'affidamento del carico all'agente di riscossione, il dato del riscosso tende strutturalmente ad attestarsi intorno al 20%". Ne consegue - ha aggiunto Casero - che "anche l'andamento delle riscossioni relative agli anni di più recente affidamento, ancorché sicuramente influenzato dal peggioramento del quadro economico di riferimento, potrà essere valutato nella sua effettività solo allorquando, nei prossimi anni, si sarà ormai consolidato".

La classificazione per categorie del carico residuo dei ruoli non riscossi, relativa ai 545,5 miliardi, vede 443,9 miliardi facenti capo all'Erario, 70,6 all'Inps, 7,1 all'Inail, 15,1 ai Comuni, 8,7 ad altri Enti. Dopo la relazione, Zanetti ha precisato: "Posso stimare che i 545 miliardi di euro di ruoli non ancora riscossi dal 2000 al 2012 produrranno in concreto incassi per complessivi 55 miliardi di qui al 2024. Nessun tesoretto, dunque, e ancora tanto lavoro da fare".